Download Equilibri digitali: Le tecnologie per la trasparenza, gli by Alberto Stornelli PDF

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Sul difficile rapporto tra Internet e le leggi per Internet c’è una notevole considerazione di Giuseppe Granieri: «È vero che un mondo che cambia velocemente ci pone dei problemi nuovi, dovuti soprattutto alla nostra incapacità di capire l’impatto delle cose che inventiamo, ma bisognerebbe provare ad adattarsi al cambiamento invece di frenarlo, per trarne un vantaggio competitivo». Le azioni di attivismo digitale per la privacy L’iniziativa #ResetTheNet del 5 giugno 2014, organizzata dai più importanti gruppi di attivisti digitali nel mondo attorno alla guida della EFF (Electronic Frontier Foundation), conduce alle stesse finalità: responsabilità personale e diffusione degli strumenti di crittografia.

Questa presa di coscienza, augurandosi che duri meno di 50 anni stavolta, è la stessa cosa che possiamo augurarci per il web. Abbiamo avuto anni di sperimentazioni, allarmi, conversazioni che hanno portato in ognuno la consapevolezza piena dell’importanza dell’ecologia. Ovviamente questa consapevolezza non si è diffusa in tutta la società e neanche in tutte le aree geografiche del mondo in maniera uniforme, ma si può certamente dire che l’impatto di queste idee ecologiche è globale. Riguardo Internet e il web dobbiamo augurarci che le azioni di un altrettanto sparuto gruppo di persone che si preoccupano delle conseguenze del nuovo mondo dei media, della diffusione di messaggi massificati e orientati alla commercializzazione, non attenti alla soggettività di ciascuno, riescano ad avere un impatto nella globalità e conseguire gli stessi risultati di miglioramento della qualità dell’insieme.

I documenti liberati da Wikileaks e da Snowden hanno seguito questa logica, in una visione quasi sensazionalistica della pubblicazione che ha fatto sì che nascesse un’indignazione globale, che ha consentito una diffusione virale dei soprusi, ma che nello stesso momento ha congelato il messaggio diffuso soltanto alla reazione impulsiva dell’indignazione. Non che sia un male, ma certamente è un limite. Un limite perché la reazione politica asimmetrica è stata quella di una guerra moderna, in cui eserciti, istituzioni, banche, corporations e intere classi politiche si sono unite nel tentativo di insabbiare le rivelazioni di Julian Assange e colleghi.